16 Marzo 1983

Musica Afro, Funky, Brasil, Elettronica (AFBE)

Data storica, nasce Rete Radio Azzurra il mito della musica Afro!
Rete Radio Azzurra è stata la prima radio afro  in Italia che ha proposto un genere musicale totalmente nuovo:
l'Afro Music.
Nasce a Montichiari (BS) per volontà di Fulvio Di Raddo. Migliaia di giovani rimangono estasiati da questo genere di musica Afro. Rete Radio Azzurra organizza i primi Afro raduni nei quali folle oceaniche intervengono da ogni parte d’Italia e dall’estero. Il fenomeno della musica Afro viene studiato anche da sociologi e massmedia e tutto quello che accomuna migliaia di giovani, è proprio la forza della musica Afro e l’anima di Rete Radio Azzurra.
Gli Afro raduni hanno visto la partecipazione di oltre 700.000 persone.

afro-DJHo accettato di buon grado e con entusiasmo la proposta di Fulvio per mixare il secondo cd Afro di Rete Radio Azzurra. Tanti DJ devono molto in termini di popolarità alle trasmissioni Afro di Rete Radio Azzurra e del suo ideatore Fulvio Di Raddo, ma lui non ha mai chiesto nulla in cambio ed ha sempre dato molto. Gli anni ottanta vedevano arrivare grandi rivoluzioni musicali, dalla new wave, alla musica industriale, dall’elettronica all’afro e questa nuova opportunità di essere e di fare il DJ “di musica alternativa“ non era un percorso molto facile su cui camminare. Fulvio capì immediatamente l’alta qualità di questa nuova musica Afro, ed abbracciò insieme a me questo nuovo modo di proporsi musicalmente, mandando in onda parecchie ore di programmazione con la musica scelta da lui e dai DJ alternativi che andavano per la maggiore a quei tempi. Toccando direttamente con le sue frequenze l’ascolto della gente, ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo della musica Afro ed oggi posso tranquillamene dire che il movimento afro non sarebbe stato lo stesso senza Fulvio. Con grande soddisfazione e beneficio per tutti, Rete Radio Azzurra ha ricominciato le sue trasmissioni alla “grande“ con la musica Afro ed è ancora una grande opportunità per tutti. Personalmente ti ringrazio ed amichevolmente Fulvio ti dico ben tornato, ci mancavi molto tu e la nostra musica Afro.
Beppe Loda

Verso la prima metà degli anni 70, nella maggior parte dei locali italiani si poteva ascoltare e ballare solo musica italiana, rock e disco music commerciale.

Nel 1974, la Baia degli Angeli di  Gabicce Mare (Pesaro-Urbino) e il Ciak di Bologna furono i primi due locali italiani dove si poteva ballare musica di controtendenza (ovvero musica cosiddetta non commerciale). In particolare la Baia fu il locale che riscosse un maggior successo grazie alla presenza fissa alla consolle di due DJ residents americani: i newyorkesi Bob & Tom (Bob Day e Tom Sison) che suonavano ovviamente musica principalmente di importazione americana: Disco e Philadelphia.

Il periodo più bello della Baia iniziò comunque non nel 1974, ma nel 1977 quando Bob & Tom furono succeduti da due DJs Italiani altrettanto bravi: Daniele Baldelli e Mozart che iniziarono ad esibirsi anche in altri locali italiani, suonando Funky, Disco, Soul, Groove, generi del tutto sconosciuti per la maggior parte degli Italiani.

In particolare nel 1979 sulle sponde del Lago di Garda (Lazise VR) venne aperto il Cosmic in cui confluirono i DJs Daniele Baldelli e Claudio Tosibrandi (TBC) che iniziarono a suonare non solo  Funky ma anche altri generi alternativi come la New Wave, Elettronica, Brasil, Rock Progressive (quello che oggi è noto come KrautRock), Psychedelica, qualcosa di Dark e Punk.

Dopo l'apertura del Cosmic e la chiusura della Baia avvenuta nel 1980, altri locali dislocati soprattutto nell'Italia Centro-Nord (Marche, Umbria, Toscana, Emilia. Lombardia, Veneto), aprirono con l'obiettivo di proporre generi musicali alternativi alla musica commerciale di allora, spesso imposta dalle case discografiche alle radio, tv e discoteche popolari. Alcuni di questi ebbero successo e altri no. 

E' inizio in Italia di quello che possiamo definire il fenomeno musicale di controtendenza afro funky il cui termine  afro in realtà aveva poco o nulla a che fare con la vera musica etnica africana. Infatti tale termine veniva utilizzato spesso come modo di dire per far riferimento a un mix di generi musicali come il Funky, Groove, Soul, Elettronica, New Wave, Psychedelica, Rock Progressive, Afro, Brasil, che si contrapponevano alla musica commerciale di allora.

I locali "alternativi"che riscossero maggior successo e che ebbero un ruolo cruciale per la nascita della cosiddetta musica di controtendenza in Italia dal 1977 al 1987, furono quindi: 

Cosmic (1979-1984)

Chicago (1978-1987)

Typhoon (1980-1987)

Melodj Mecca (1981)

E' bene sottolineare che queste discoteche erano sconosciute anche alla maggior parte dei miei coetanei di allora, un pò perchè con il loro ambiente stile "hippie" si contrapponevano alle discoteche commerciali (esempio Peter Pan, Pascià, Cocoricò di Riccione), un pò perchè erano considerate ai limiti della legalità (come i rave party di oggi).

In particolare il Cosmic fu negli anni 80, grazie alle sue intuizioni, una delle discoteche più di controtendenza a livello mondiale che, ancora oggi, a distanza di anni, è fonte di ispirazione per nuovi artisti e produttori. La discoteca omologata per 1000 persone, aveva una pista che ne conteneva 700 e non aveva posti a sedere. Si trovava a  Lazise (VR) ed era frequenatata non solo da italiani, ma anche da austriaci e tedeschi.

L'impianto audio, tra i più potenti dell'epoca, si avvaleva di casse JBL e amplificazione Macintosh. Alla consolle il duo DB & TBC ovvero Daniele Baldelli (DB) che aveva terminato il suo periodo alla Baia, affiancato nel 1980 anche da Claudio Tosi Brandi (TBC) che suonavano quello che oggi è noto come Cosmic Sound, ovvero un mix che spaziava dal genere Elettronico Sperimentale, New Wave, Psychedelic, Rock Progressive al genereFunky,

Disco, Afro, Brasil. 

Una particolarità del Cosmic era l'uso dell' equalizzatore per enfatizzare alcuni parti del brano che assumeva così improvvisamente delle tonalità 'spaziali' o 'cosmiche' (come si diceve in gergo). Va riconosciuto che i primi al mondo ad utilizzare questa tecnica sono stati proprio  DB e TBC, tutti gli altri DJ interessati a questa tecnica singolare hanno poi in qualche modo copiato (spesso anche male). Il tipo di musica 'equalizzata' a quella potenza, gli effetti luce particolarmente suggestivi fecero ben presto del  Cosmic uno dei più importanti locali alternativi al mondo (se non l'unico) che soltanto oggi, grazie ad Internet è stato oggetto di una giusta riconsiderazione.

Lo testimoniano i vari nastri delle serate C60 e C90 di quell'epoca che hanno fatto il giro di mezza italia. Serate dai titoli come "Festa Galattica" , "Star Party", "Moon Party" , "St. Valentin Day", "Flyng Trip", possono dare solo una vaga idea di quella che poteva essere una serata al Cosmic: una musica magica, spaziale e di una bellezza unica che aveva il potere di trascinarti in un'altra dimensione! 

Un altro fenomeno interessante di quel periodo erano i cosiddetti WoodstockDJ, che erano dei raduni musicali "stile hippie" che si svolgevano ogni anno presso i palazzetti dello sport o stadi del centro-nord Italia.

Possiamo dire che la fine fenomeno afro funky coincide con la chiusura di tutti i locali, avvenuta tra il 1987 e il 1989. Nel 1990 inzia infatti una nuova epoca per la musica di controtendenza: il cosiddetto fenomeno undergroud che nella maggioranza dei casi ricalca molte delle sonorità della musica disco70, funky, groove, soul ma su base esclusivamente elettronica. Le discoteche alternative che proposero questo genere musicale si diffusero ben presto in tutta Italia. Tra il 1990 al 1996 quelle più in voga si trovano quasi tutte tra Rimini e Riccione ed erano in realtà dei Club dove spesso si entrava a caro prezzo (l'equivalente di 80-100 euro di oggi) e solo se eri presente nella "lista" come ad esempio l'Echoes di Riccione, Ethos Mam, Diabolika, Vae Victis, Villa delle Rose, Club99, Pascià. I DJs più apprezzati del momento erano Ricky Montanari e Flavio Vecchi.

Un'altra discoteca di controtendenza molto frequentata in quel periodo era il Red Zone di Perugia con il Dj resident Sauro Cosimetti che suonava i primi sottogeneri house caratterizzati da un mix di campionamenti afro funky su base elettronica.

A partire dall'anno 2003 ad oggi c'è stata una riconsiderazione di quello che fu il fenomeno musicale afro funky in Italia negli anni 80. I DJ più famosi di allora, Daniele Baldelli, Mozart, Loda, Rubens, Spranga, che oggi hanno più di 50 anni , sono ritornati sulla scena esibendosi con i loro vari remember in alcuni locali .